“Et in Arcadia Ego”, una rappresentazione della vita del poliziotto Joe Petrosino

Sabato 1 Ottobre alle ore 19,30, presso l’Edificio 19 sito in Viale Delle Scienze, verrà presentato lo spettacolo teatrale dal titolo “Et in Arcadia Ego”, una rappresentazione della vita del poliziotto Joe Petrosino, basata sul libro di Anna Maria Corradini “L’Omicidio di Joe Petrosino. Misteri e rivelazioni”. La manifestazione rientra nell’ambito degli eventi degli Stati generali europei sul diritto allo studio che si tengono a Palermo dal 30 settembre al 1° ottobre prossimo (www.statigeneralipalermo.it). L’iniziativa è realizzata dall’associazione Joe Petrosino Sicilia  (www.associazionejoepetrosinosicilia.com) con il Rotary Palermo Nord e con il patrocinio dell’Ersu Palermo.

Il regista, Rinaldo Clementi, ha raccolto suggestioni letterarie e impressioni spontanee, riuscendo a coordinare sul palco studenti non professionisti, per raccontare la vita di un personaggio presentato più come un uomo che come un eroe.

La rappresentazione suggerisce una riflessione sulla violenza, ricalcando il filone di altre opere letterarie: Petrosino muore a Palermo il 12 marzo del 1909, lasciando in America la moglie Adelina e una figlia di pochi mesi; da qui il collegamento con la vicenda tragica, e carica di suggestioni classiche, di Ettore e Andromaca, ripresa dall’Iliade di Omero. Tanti e diversi i legami con Il Giorno della Civetta di Sciascia, o con I Promessi Sposi di Manzoni, soprattutto nella descrizione de I Bravi e della loro mentalità mafiosa.

Lo spettacolo si apre con una scena carica di suggestioni metaforiche: per dare l’idea della violenza generatrice di morte, il regista guida i ragazzi in un’azione di cannibalismo, in una chiave di lettura efficace: ciò che genera la società malata in cui viviamo sono emozioni libere e prive di guida, generando mostri in grado di prevaricare sull’uomo.

Il regista, insieme all’aiuto regista Giada Baiamonte, guidano sul palco giovani non professionisti, studenti volontari dell’Università degli Studi di Palermo che hanno contribuito attivamente alla creazione dello spettacolo; le loro impressioni, le loro emozioni, sono state raccolte e inserite all’interno delle azioni sceniche.

Si combatte l’illegalità con la cultura, con l’arte e tutte le sue espressioni. Un messaggio diretto da cogliere e conservare per ogni generazione.

 

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